Al Tibetan Children’s Village di Choglamsar negli anni è stato possibile strutturare un ambulatorio medico, una camerata per i malati e un ambulatorio dentistico.
Per gli interventi più gravi ci si deve però rivolgere al presidio ospedaliero di Leh, la capitale ladakha, e il più delle volte le cure non sono gratuite ma a carattere oneroso.
Le povere famiglie dei profughi tibetani quasi mai hanno i mezzi per pagare le cure o per approfondire gli esami medici a Delhi.
Italian Amala Onlus ha quindi istituito un fondo assistenza medica per questi casi particolari.
Nel corso di questi anni la dirigenza del Tibetan Children’s Village di Choglamsar ci ha sottoposto in particolare tre casi di bambini bisognosi di interventi e terapie molto onerose.
Primo intervento:
E’ quello di una bambina che presentava forti cefalee e sintomi epilettici: dopo i primi esami in Ladakh era stata ipotizzata una forma tumorale al cervello. Abbiamo finanziato il proseguimento degli accertamenti a Delhi e con una delicata operazione chirurgica si è asportato quella che era stata individuata in un primo tempo come massa tumorale: un grumo di sangue rimasto lì per anni e causato in giovanissima età da un forte trauma. La bambina dopo l’operazione è tornata in salute.
Secondo Intervento:
Il secondo caso riguarda una bambina attualmente ancora in cura: nel corso di una nostra visita al villaggio (agosto 2010) ci eravamo accorti che Tenzin Tseyang, bambina sostenuta a distanza da un ns. socio, portava sempre la mascherina e non voleva mostrare il volto. Miss Thupten ci ha spiegato che alla ragazzina era cresciuto sul volto un grosso neo e che la macchia continuava a crescere. Con delicatezza abbiamo ottenuto il consenso a fotografare la parte, abbiamo fatto visionare le foto ad uno specialista in Italia, questi ha preso contatto con degli specialisti a Delhi. Un intervento chirurgico era da scartare perché avrebbe sfigurato in modo permanente il volto della ragazza. La terapia per tentare di almeno ridurre l’estesissimo nevo si prospettava lunga e onerosa (una seduta al mese per più di un anno e mezzo). Italian Amala Onlus e lo sponsor dopo aver convinto la famiglia e fatto trasferire la bambina nel Tibetan Children’s Village di Dharamsala nel 2011 (da lì può raggiungere Delhi in sedici di ore anziché ogni volta giorni e giorni di pullman dal Ladakh) stanno finanziando le terapie. Il nevo è già sensibilmente diminuito, la terapia proseguirà ancora per mesi, in modo lento e graduale per non deturpare irrimediabilmente il volto di Tenzin Tseyang
Abbiamo tradotto la commovente e delicata lettera scritta daTenzin Tseyang al suo sponsor nel mese di agosto 2013: leggila in Testimonianze 2013
Terzo Intervento:
Sonam Yangzom è andata a Delhi con il padre e là ha incontrato l’infermiera TCV che si è presa cura di lei. La diagnosi che ci hanno successivamente comunicato parlava di displasia renale bilaterale (malattia di solito congenita) con ostruzione uretropelvica con severa idronefrosi soprattutto a sinistra (cioè la corteccia renale che è la parte funzionale dell’organo si riduce ad un sottile spessore esterno e internamente si forma una specie di sacca visto che l’urina non riesce a defluire e ciò spesso causa infezioni). L’uretere sinistro conteneva due calcoli di 8.7 mm e 7.5 mm nella parte bassa a livello dell’ala del sacro.
Nelle successive comunicazioni siamo stati informati di una prevista operazione prima e di un’operazione riuscita poi. Attendiamo altre news sul decorso post-operatorio.
Le donazione per questo fondo sono sempre aperte.
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